Ho imparato a lavorare ad uncinetto con quelli di mia mamma: in alluminio, coloratissimi: sono sempre stati quelli con cui ho lavorato meglio, il filo scorre benissimo e forse mi ricordano la mia infanzia anni ’70.
Mai riuscita a lavorare con quelli in plastica, ad esempio, comuni da trovare in merceria: al di là del tristissimo colore grigio (ma se ne trovo vintage in colori pop li compro lo stesso, ma solo per spirito del collezionista), mi sembrano poco “di sostanza” ed affidabili, non sopporto neanche la sensazione al tatto. Purtroppo per certe numerazioni alte, la plastica è l’unica soluzione (15/20)!
All’inizio della mia dipendenza da uncinetto ero rimasta anche affascinata da quelli in bambù: sciccosissimi e dall’immagine sostenibile, ne ho comprati subito un set, manco a dirlo. Niente, non sono riuscita ad utilizzarli, mi sembrava che il filo “stridesse” sul legno, rendiamoci conto. Una sensazione personalissima, sia chiaro: ad esempio molte amiche hanno la stessa sensazione fastidiosa per l’alluminio, che io invece adoro.
Insomma mi ero messa il cuore in pace, alluminio way of life, mi sono anche comprata un’intero kit Susan Bates.
Finchè, per solito acquisto compulsivo da femmina demente che guarda all’aspetto prima che alla sostanza, compro un intero set di uncinetti Clover.
Da sempre amo tutti i prodotti di questo brand giapponese, di cui conoscerete sicuramente i Pompom Makers, quegli attrezzini benedetti per fare pompon in serie, l’avete visti anche sulla copertina del mio libro.
Clover ha un catalogo spesso un dito con il meglio di tutti gli attrezzi e micro utensili che ti alleggeriscono la vita se ti occupi di cucito, quilting, maglia ed uncinetto, per trovarli anche qui da noi , potete contattare il loro distributore italiano.
E’ quindi successo l’impensabile: gli uncinetti ergonomici Clover (Soft Touch e Amour) hanno battuto la mia fedeltà all’alluminio e vi spiego perchè: inanzitutto stanno perfettamente nella mano e il pollice si “riposa” sull’impugnatura in gomma.La punta è in acciaio, arrotondata, così non si rischia di dividere” il filo, specie nelle misure più piccole. Inoltre il manico in gomma è piacevolmente caldo (a differenza dell’alluminio) ed aiuta a non far stancare il polso.
Secondo me sono perfetti per chi comincia, perchè è come se aiutassero il movimento che all’inizio non viene in automatico: io ad esempio, abituata a quelli tradizionali, ho faticato un po’ ad abituarmi alla presenza dell’impugnatura, ma ora non tornerei indietro mai!
PS: ma poi li avete visti i colori? Ora sono usciti anche quelli per lavorazioni minuscole (0,75 ad esempio), tutti in colori pastello! *__*
ENG:
I’ve learned to crochet with my mom’s colorful alluminium hooks: since then, they have always been those with whom I have worked better, yarn runs very well and they maybe remind me of my seventies childhood.
I’ve never been able to work with plastic hooks for example, very common to find in haberdashery shops these days: beyond the ugly gray color (but if I find vintage plastic hooks in pop colors I buy them but only because of my Collector’s soul!), they seem to lack of “substance” and reliablility, even I can not stand the feeling under my fingers. Unfortunately for bigger sizes, plastic is the only solution (I mean 15/20)!
At the beginning of my addiction to crochet I had been fascinated even by the bamboo ones: they look so elegant, authentic and sustainable I had to buy a set immediately!But no, I wasn’t able to use them, it seems to me that the yarn “creaked” on wood, giving me shivers!This is only a very personal feeling: for example, many friends of mine have the same bothering feeling for aluminum hooks, whose I love.
So I went all for alluminum, I even bought an entire Susan Bates kit! Until I came into a whole set of Clover crochet hooks.
I’ve always loved all the products from this Japanese brand , many of you will know the popular Pompom Makers, those blessed tools to make multiple pom-poms faster, you’ve seen one on the cover of my book …
Clover has an exhaustive catalog with all the best tools that will lighten your life if you enjoy sewing, quilting, knitting and crochet! (To find their items in Italy you can contact the local supplier.)
So the unexpected had to happen: Clover’s ergonomic crochet hooks (Soft Touch and Amour) have beaten my loyalty to aluminum and I’ll explain why: first of all they perfectly fit in the hand while the thumb is “resting” on the rubber handle.The head is in steel, rounded, so you are not likely to divide the yarn, especially for tiny sizes. Moreover, the rubber handle is pleasantly warm (unlike aluminum) and helps not to tire the wrist.
According to me they are just perfect for beginners, because in some way they would help the hand and wrist movement, which isn’t automatic for beginners.
As I was used to the traditional ones, I struggled a bit to get used to the handle, but now I would not go back!
Finally, did you see the wonderful colors they have? Lately Clover has launched a range of tiny hooks too (like 0,75 for example) and they come in pastels! *__*