Sophie, Ruba e Sarah, 70 anni in tre, solo 6 mesi fa hanno fondato Birdsong con un obiettivo: rendere la moda più equa per le donne, non sfruttandone la manodopera e non usando Photoshop per perfezionare donne vere che perfette già lo sono: no Sweatshop, no Photoshop.
Tutti i prodotti che trovate su Birdsong infatti provengono da speciali gruppi di donne e il 70% fino al 90% del profitto va sempre a chi ha realmente creato i capi.
Ecco cosa mi ha raccontato Sarah: “Sappiamo che l’industria della moda sta creando danni a più livelli: dal fatto che il 90% dei lavoratori sono donne di cui si sfrutta la manodopera, al comunicare un’immagine negativa del corpo e degli standard di bellezza troppo strette.Pensiamo che la moda etica è una grande realtà, ma di solito è troppo costosa per la maggior parte delle donne o con uno stile vecchiotto. Con il nostro progetto speriamo di offrire un’alternativa che sia conveniente, bella e che porti benefici alle donne che l’hanno creato.”
Al momento sono quattro i partner con cui Birdsong collabora: un knitting club di signore anziane (Bradbury Knitting), un gruppo di donne che si stanno curando da dipendenze e disturbi alimentari che fanno gioielli (Sweet Cavanagh), delle signore di una comunità di immigrate che da 25 anni cuciono vestiti nell’area di Brick Lane (Heba) e un gruppo di donne in Malawi che realizzano borse stampate in edizione limitata (Khama).
Presto si aggiungeranno quattro nuovi fornitori: Two Neighbours, che impiega donne israeliane e palestinesi insieme per fare ricami tranditionali, LAM & Co., un gruppo di donne in Zimbabwe che creano vestiti utilizzando cucito e uncinetto, Soko che produce gioielli fatti a mano da alcuni artigiani in Africa ed un piccolo gruppo di donne di Londra.
Per essere sicure di offrire solo prodotti coerenti ad un gusto contemporaneo, Sophie, Ruba e Sarah scelgono solo alcuni dei prodotti realizzati e offrono supporto per la progettazione o la scelta di forme e colori per i gruppi che hanno bisogno di più sostegno.
Per mantenere prezzi accessibili per la maggior parte delle donne, Birdsong applica tre diverse categorie di commissioni, a seconda di quanto supporto hanno bisogno. Ad esempio per chi ha bisogno di molto sostegno prendono il 30%, ma per i gruppi che sono più autonomi per fotografie o spedizioni prendono dal 20% al 15%.
Una metodologia di businness molto interessante ed innovativa che invoglia i gruppi ad essere sempre più indipendenti e permetterà in futuro di aggiungere sempre più partner ed allargare l’offerta ed il coinvolgimento. Birdsong è attivo solo da 6 mesi e non ha ancora creato profitto per le tre ragazze, ma contano di essere a copertura dei costi nei prossimi 18 mesi.Trovate Birdsong sul loro sito, Facebook,Twitter ed Instagram, ma fossi in voi darei un’occhiata anche al loro fantastico Blog, pieno di notizie interessanti.Se avete deciso di provare, c’è uno sconto per i miei lettori del 10% inserendo in checkout il codice VU0415 !
ENG:
Sophie, Ruba and Sarah together are less than 70yrs old and only 6 months ago started Birdsong with one specific goal:making fashion fairer for women, not taking advantage and not using photoshop to perfect real women who are perfect already. This is what Sarah told me: “All our products are hand-made and sourced from women’s groups and 70% to 90% of the profit always goes back to the women who made them. We know that the fashion industry is damaging on many levels, from 90% of sweatshop workers being women, to negative body image and narrow beauty standards. We think that ethical fashion is great, but it’s usually too expensive for most women to buy, or not very nice! So we hope to offer an alternative that is affordable, beautiful and also benefits the women who made it.”
Birdsong is actually collaborating with four partners: an elderly ladies’ knitting group (they’re so cool), a group of women recovering from addictions and eating disorders who make jewellery, a group of women from immigrant communities who have been making clothes on Brick Lane for 25 years, and a group of women in Malawi who make bags in limited edition prints.Soon there will be four new suppliers: Two Neighbors which employs Israeli and Palestinian women together to do tranditional embroidery, LAM & Co. which is a group of women in Zimbabwe who make clothes with sewing and crochet, Soko which is handmade jewellery by artisans in Africa, and a small women’s group in London.
To keep prices affordable for the majority of women, Birdsong applies three different levels of fees, depending on how much support the group needs.For example for those who need a lot of support they take 30%, but groups that are more indipendent (for example to take photographs or to manage shipments) only a 20% or 15% is asked.A really interesting and innovative businness way that encourages groups to be more independent and that will allow Birdsong in the future to add more and more groups, broading both offer and engagement. Birdsong is only active from 6 months and has not yet created a profit yet, but they believe to cover the costs over the next 18 months.
Find Birdsong on their website, on Facebook , Twitter and Instagram , but if were in you I’d give a look at their fantastic Blog too, full of interesting news!If you want to try, there’s a special discount for my readers: just use VU0415 on checkout to get 10% off.