Oggi conosciamo meglio Giulia di Insunsit, il cui lavoro è magico e poetico, i suoi timbri sono dettagliatissimi e di una bellezza senza tempo che raramente si riesce a trovare.
Ecco cosa ci ha raccontato Giulia di se, non ho voluto cambiare niente del suo racconto, evocativo come il suo stile.
“Tutto nasce dal fatto che non riesco a stare ferma, da sempre.
Ho cercato, per irrefrenabile curiosità, di imparare le tecniche più diverse e nelle maniere più diverse.Ho disegnato, cucito, lavorato a maglia, ricamato, fatto all’uncinetto…
Poi ho incontrato la carta ed è stato subito amore. grazie a Ketty, che poi è diventata mia “socia”, ho imparato a conoscerla meglio e a capire in quanti modi possa essere usata e ad approfondire le sue qualità e in alcuni case le sue pecche. Insieme abbiamo dato vita al progetto “QUELLE DUE”.
Creavamo quadernetti e oggetti di piccola cartoleria che costruivamo in prima persona durante tutte le fasi di produzione: taglio della carta, cordonatura, rivestimenti, rilegatura e packaging.Poi come tante cose nella vita questo progetto ha avuto un termine e io sono rimasta orfana.
Per mesi ho proseguito nei miei esperimenti ma senza mirare ad un obiettivo e comunque senza risultati sostanziali. Poi, l’incontro con Giacomo, bravissimo illustratore e mio compagno…non so spiegare esattamente come, ma tutto è nato da sé.
Insunsit significa, in dialetto mantovano, in nessun luogo: così le prospettive iniziali. Mi sono detta che se si passava le notti a incidere e a disegnare perché non provare a vedere se potevano piacere ad altri!
Sicché incido, stampo, disegno, coloro, ritaglio, rilego, cordono, ripiego, carteggio e tinteggio. di queste ossessioni ne faccio stampe, illustrazioni, quadretti, timbri, spille, magneti, lavagne e poi chissà.
Mi diverto un sacco nella realizzazione del packaging: credo sia fondamentale presentare i propri lavori con una veste che sì li renda appetibili ma che soprattutto li valorizzi e li renda più in linea con quello che sono io e ciò che faccio.
Così continuo, divertendomi appunto, a sperimentare e cercare di capire se quello che mi viene in mente, è realizzabile… e a volte lo è!”
Trovate Giulia su Facebook ed Instagram.