Oggi fanno 45.
Anna Magnani, quando la truccavano sul set dei suoi film, raccomandava ai truccatori di non coprire le rughe, perchè “ci aveva messo tutta la sua vita a farsele venire”.
Io credo che dovremmo amarci per quello che siamo, esattamente come amiamo i nostri figli e compagni per quello che sono e non per come vorremmo che fossero, con segni, difetti, cedimenti, li vediamo comunque perfetti. Perchè non facciamo con noi stesse quello che ci viene naturale con gli altri?
Con i nostri compagni all’inizio ci innamoriamo delle perfezioni ma poi quel che ci lega davvero sono quelle che vengono considerate imperfezioni: il naso storto, le rughette attorno agli occhi, le morbidezze di troppo e i primi fili bianchi tra i capelli.Perchè ogni segno e ruga allo specchio racconta qualcosa di solo nostro, di sogni, fatiche, incidenti di percorso.
Perchè anche se amiamo gli oggetti vissuti, il fatto a mano, i dettagli e le imperfezioni che sanno di unico, perchè non dovremmo farlo su quello che più di fatto a mano c’è al mondo, noi stessi?
Non voglio dire che dobiamo smettere di curarci, metterci un bel rossetto o applicarci un po’ di crema, ma non negare, nascondere o peggio ricostruire, affannarci a sembrare diverse.
Perchè i segni dell’età che fanno “interessante” non sono solo appannaggio degli uomini, siamo solo noi donne ancora a doverlo capire, chi ci ama già lo sa.
Quindi ecco qui, ho deciso tempo fa che volevo fare questo post, coraggioso forse, per provare a dire con una foto quello che penso dell’avere oggi 45 anni e di amarli, tutti,uno per uno, sulla mia faccia e il mio corpo.
Ecco la mia faccia senza trucco.Ecco tutta la storia dietro ogni mio segno. Fatelo anche voi e vogliate bene ai vostri segni unici.
Buon 45 a me.
PS: la foto cruda e non editata è della bravissima fotografa Maria Francesca Nitti, l’affetto di un amica è il miglior filtro Instagram o lavoro di Photoshop, lo sapevate, vero? Pensateci.
Da sinistra in alto:
-Ruga verticale sulla fronte: emicrania
-Zampe di gallina: milioni di sorrisi e lacrima facile
-Ruga centrale sotto l’occhio: il primo dolore di cuore.Mi sono svegliata una mattina ed era lì.
-Lentiggini: genetiche da mia mamma e nonna ma fatte crescere con amore con tante esposizioni solari non protette.Lo soooooo.
-Macchie solari gemelle sugli zigomi: mi scordo spesso la crema solare.Predico benissimo e razzolo malissimo.
-Rughe ai lati del naso: pelle non più elastica come un tempo, stanchezza, preoccupazioni, insonnia.
-Cicatrice piccola sul labbro: calcio in faccia da bambina mentre facevo ginnastica artistica.La bambina davanti a me all’ “1,2,3 SLANCIO INDIETRO!” mi becca in pieno.
-Cicatrice sul mento: il mio primo lavoro come stilista, prendo la bici dalla stazione per raggiungere l’ufficio.Al semaforo una macchina non mi vede e mi fa finire a terra.Così vengo a sapere di non essere assicurata perchè il mio capo non mi ha ancora ufficialmente assunto (senza dirmelo).
-Cicatrice più grande sul labbro: a vent’anni sono in pieno pogo felice su “Freak Scene” dei Dinosaur Jr., totalmente assorta mi mordo il labbro mentre sorrido.Dopo due minuti mi trovo a terra con due armadi di uomo sopra e un labbro sanguinante.Molto punk.
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Today I’m 45.
Anna Magnani,on her movies’ set, recommended the makeup artists not to cover her wrinkles, because “I spent all of my life to have them.”
I believe that we should love ourself just as we are, just as we love our children and partners: with their signs, defects, failures, because we just see them perfect anyway.Why don’t we do ourselves what we naturally do with others?
We fall in love with our partner’s perfections but what binds us strongly is what’s is considered as imperfect: a crooked nose, the fine lines around the eyes and the first white threads in the hair.Because our wrinkles in the mirror tell something private: dreams, hardships, mishaps.
And even if we love worn objects,handmade things with their own unique details and imperfections, why souldn’t we love in the same way what’s the world most important handmade item, ourselves?
I don’t mean we shall stop taking care of how we look, but not denying, hiding (or worse rebuilding), pushing ourselves to look different, like someone else.
Because signs of aging are “interesting” not just on men, right? Who loves us already knows it.
So here I am today, I’ve decided long ago that I wanted to do this brave, perhaps, post.To try to say with a pic what I think about aging showing a not filtered 45 years old me and loving all my signs on my face and my body, one by one, .
Here’s my bare face with no make up. Here’s the story behind my signs. Do the same and learn to love your unique, really handmade signs.
Happy 45 to me.
PS: Photo is by talented photographer Maria Francesca Nitti, showing that love of a friend is the best Instagram filter or Photoshop work, did you know it already, right?
From top right:
-Forehead vertical wrinkle: migraine suffering
-Side eyes wrinkles: too many smiles (and easy tears)
-Central wrinkle under the eye: my first love ache: I woke up one day and it was there.
-Cheekbones freckles: inherited from my mum and grandma but I lovely made them growing with many unprotected solar exposures.Oh well.
-Solar spots on the cheekbones: I often forget to use solar protection.I know, I know.
-Side lines around the nose: not too tonic skin anymore and tiredness, stress, concerns.
-Little scar on the lip: when I was a little girl I got an accidental kick while doing physical exercises from another girl that was queueing in front of me.
-Little scar on the chin: when I started to work as designer, I took the bike to reach my office. At a traffic light a car didn’t saw me and made me fall on the asphalt.This way I discovered I wasn’t insured as my boss didn’t formally hired me yet (without telling me).
-Bigger scar on the lip: when I was in my twenties I was doing the pogo on Dinosaur Jr’s “Freak Scene” song, totally absorbed into the music and biting my lower lip while smiling. Two minutes later I was on the floor under two energumens with a bleeding lip.So punk.